

After having little luck in his studied field, he turned instead to the art of architecture. Born in Venice and later settled in Rome, the young Piranesi first aspired to be an architect. Giovanni Battista Piranesi (1720-1778) is known as one of the most famous architectural artists of all times. Piranesi's etchings exhibit remarkable techincal skill, historic accuracy, and artistic vision. The work depicted archaeological sites, sepulchral monuments, reconstructions of engineering feats, ancient bridges, baths and other structures.

The work was published in Rome by Stamperia Salomoni in 1786 (the date was altered by the publisher, in manuscript, from 1784). This outsanding folio etching is from Giovanni Battista Piranesi's "Le Antichità Romane". Ficacci, Giovanni Battista Piranesi, The Complete Etching, Taschen, pag.568, n.711 Le Blanc, 13, V.

Esemplare rifilato alla linea di contorno sempre visibile e mancante del margine superiore con titolo. L'attenzione è rivolta alla scala a chiocciola scavata all'interno della colonna e agli inviti per assemblare i pezzi del monumento. Vengono rappresentati e descritti minuziosamente, con legenda e rimandi, gli elementi della colonna traiana: basamento, rocco e capitello. L'opera è dedicata da Piranesi a Papa Clemente XIV e si tratta di un'edizione contenente 3 serie La Colonna Traiana 16 tavole, La Colonna Antonina 2 tavole e La Colonna eretta in memoria dell'Apoteosi di Antonino Pio. La tavola appartiene alla serie Trofeo o sia magnifica colonna coclide di marmo composta di grossi macigni ove si veggono scolpite le due guerre daciche fatte da Traiano 1774-78. Come architetto ha realizzato la sola chiesa di santa Maria del Priorato a Roma per l'ordine di Malta. E' inoltre ricordato per la serie delle Carceri, lastre raffiguranti architetture cupe e fantastiche, esoteriche, impossibili ma al tempo stesso realistiche, capricci architettonici così assoluti da essere spesso scambiati per opere d'arte contemporanea. La serie di lastre con Vedute di Roma restituisce uno spaccato della città nel XVIII secolo quando antichità, natura, architetture contemporanea e vita quotidiana convivevano con uno straordinario potente equilibrio. Ha inciso all?incirca mille acqueforti, molte di grande formato, raffiguranti oggetti di scavo, particolari architettonici o monumenti dell?antica Roma descritti con fantasia e grande libertà di segno. Artista, antiquario e studioso attraverso l'incisione e i contatti con gli stranieri di massaggio a Roma ha alimentato l'interesse per le antichità creando un linguaggio e un gusto comune a tutta la classe colta della sua epoca. Qualcuno lo ha soprannominato il ?Rembrandt dell?architettura? per aver sapientemente rappresentato attraverso il chiaroscuro del linguaggio incisorio le antichità romane. Acquaforte misure: mm 280 x 380 Architetto, disegnatore ed incisore, dopo una prima formazione a Venezia, si trasferisce a Roma, rimanendovi fino alla morte.
